Clodio di G. Middei

 AUTORE:  G. Middei 
 CASA EDITRICE:  Navara  
 PUBBLICAZIONE: 25 novembre 2021                                    Clicca per acquistare                                                  
 PAGINE :  400
 LINGUA ORIGINALE: Italiano
 COPERTINA:  Morbida (Brossura)                                                                 

 VIDEORECENSIONE

Roma 1 secolo a.C. le disuguaglianze tra la plebe e i patrizi è sempre più marcata e il centro sociale di Roma, il quartiere più conosciuto e meno rispettato, la suburra, è il quadro di come le disuguaglianze a Roma siano sempre più marcate. In questo romanzo, edito da Navarra ed uscito il 25 novembre di quest’anno, l’autore G. Middei, ci accompagna nel suo romanzo sviluppando la storia intorno a una figura tra le più controverse della storia romana: Publio Claudio.

Un romanzo avvincente che entra all’interno del tessuto romano dell’epoca guidandoci nella vita di Clodio e spiegandoci come, attraverso astuzie, sotterfugi e non pochi atti poco legali, riesce a fare il salto dalla suburra fino alle cose patrizie ed arrivare la dove pochi possono arrivare.
Il libro si presenta con una copertina semplice, in formato brossura, ma azzeccata perché lo sguardo della statua di Michelangelo, il David (seppur fuori epoca sinceramente) che ti scruta come dire “Allora mi compri” ha il suo che, anche se ripeto sarebbe stato facile trovare altre statue romane che potessero avere lo stesso impatto.

Il volume ha molte note positive di cui si parlerò tra poco, ma anche qualche mancanza non da poco, piccole cose si penserà, ma come vedrete invece sono cose a mio avviso importanti.

Parliamo della struttura, perfetta come pubblicazione, con la formattazione rispettata e con mio grande piacere finalmente una stampa con caratteri grandi che facilitano e rendono la lettura più piacevole e scorrevole. Una cosa che apprezzo molto come ho già detto in altri video.
Troverete l’indice a fine pagina, qui va a discrezione e stile della casa editrice, a mio avviso è preferibile all’inizio, un lettori i può già fare un’idea di cosa troverà all’interno del libro invogliandolo ancor di più all’acquisto o alla lettura. Ma ripeto questo dipende dall’editore, molti altri libri utilizzano questo metodo.

Una buona suddivisione dei capitoli, con un titolo ben indicato per ognuno, sembra un’ovvietà ma purtroppo non lo è. Molti libri hanno usa suddivisione solo fisica dei capitoli, e capita di trovarli senza titoli o indicazioni temporali cosa a mio avviso poco piacevole.
La lettura è piacevole, lo stile scorrevole e non ruvido, ci sono passaggi davvero interessanti e l’introspezione dei personaggi, come analizza ma soprattutto come ci mostra l’agonia e la dissolutezza sono ben rappresentati.

Passiamo ad alcune note dolenti. La prima fra tutti, quella che più mi ha stupito è la totale mancanza di una bibliografia. Si zero, il racconto finisce, c’è una pagina di ringraziamenti e poi l’indice.
Questo a mio avviso è una grossa mancanza soprattutto se ci si approccia a un personaggio così particolare. Da lettore, ma soprattutto d’appassionato, mi farebbe sapere dove l’autore ha trovato il riferimento per il suo romanzo. A quali libri si è ispirato, si è soffermato solo su fonti classiche oppure moderne italiane o estere. Come ha fatto a conoscere e dare una struttura al personaggio ma soprattutto a ciò che lo circonda, il raccontare l’ambiente romano del 1 secolo a.C. Una grave mancanza purtroppo.

In compenso il mio giudizio è positivo, è stata una lettura piacevole su un personaggio che non si trova spesso trasposto su carta. Mi spiace per quelle mancanze di cui vi parlavo, mi ha davvero stupito non vedere una bibliografia, ma è comunque un libro che consiglio e non vi spiacerà.