Cesare Augusto nei Campi Flegrei

  AUTORE:  Mario Sirpettino
  CASA EDITRICE: Kairòs Edizioni                                                                   
 PUBBLICAZIONE: 29 settembre 2013                                                                 
 PAGINE :  128                                                                                Clicca per acquistare
 LINGUA ORIGINALE: Italiano
  COPERTINA:   Morbida (Brossura)                                                                    

 VIDEORECENSIONE:

È un libro molto particolare con all’interno tantissime immagini, di monumenti, antiche cartoli tutto ciò che rappresentava Roma ai tempi di Augusto, riprendendo le sue parole “Lasciata di marmo dopo averla presa di mattoni” e questo dice già molto.

Non c’è molto da dire su questa pubblicazione, è una sorta di sfoggio dell’amore dell’autore per la sua terra, l’immortalare di quello che i Romani ci hanno lasciato, o per meglio dire quello che è rimasto dopo razzie e guerre.

Come accennavo all’inizio il libro è pieno di inserti fotografici, ma quello che secondo me colpisce di più sono quella sorta di cartoline d’epoca dove possiamo edere i monumenti ancora in uno stato (seppur pessimo di conservazione) che oggi non ci immaginiamo (mostrare alcune).

 Per chi vuole vedere come Roma fosse, come la zona dei campi flegrei apparisse qualche secolo fa. È un apparato iconografico non da poco e di certo non vi stancherete di vederlo. Ci sono monumenti che magari non conoscete, e posti che vi verrà voglia di visitare per conoscere quei resti di un passato così glorioso.

Non c’è molto da dire di questo libro, è un libro da sfogliare, da segnarsi i posti da vedere e per riflettere. Purtroppo la storia archeologica di Roma Antica ha visto di tutto, dalle guerre post impero, al medioevo in cui si spogliavano letteralmente i monumenti per recupere i marmi e le statue per signorotti e per la costruzione delle chiese. Una razzia storica, permettetemi di utilizzare questo termine, che purtroppo ha continuato per secoli aggiungendo la brama di possesso di quei ricchi che voglio far sfoggio di ciò che fu Roma.