Romolo "L'alba di Roma da Riscrivere"
AUTORE: Mauro Sconcerti
CASA EDITRICE: Dalai Clicca per acquistare
PUBBLICAZIONE: 31 ottobre 2011
PAGINE : 294
LINGUA ORIGINALE: Italiano
COPERTINA: Morbida (Brossura)
Il libro di Mario Sconcerti è edito dalla Dalai è una seconda edizione uscita nel 2011 che vede però una nuova uscita nel 2014 con uova copertina, tra l’altro paradossalmente seppur l’ultima edizione uscita è quella che c’è da aspettare un po’ di più per averla rispetto a quella del 2011 che troverete subito disponibile online, stranezze dell’editoria :D
Il bello di questo libro non è solo uno sguardo a una delle figure più importanti di Roma antica, anzi oserei dira LA figura dato che senza di lui non sarebbe stata creata, ma anche analizzare come questa sia cambiata già in epoca romana.
La “storiografia” intrisa di mito e leggenda dei gemelli della lupa, le origini della fuga di Enea verso la penisola italica, fino alla fine del mito. Questo perché i romani, trovandosi al centro del mondo conosciuto, dopo grandi battaglie e soprattutto dopo la grande sconfitta di Annibale, Avano bisogni di “raccontarsela” bene, passatemi questo termine, non potevano essere associati a un gruppo di pastori violenti, rapinatori e guerrafondai, allora era il momento di “ripensare” alla loro fondazione e quello che doveva apparire all’esterno.
Questa “pulizia” però attraverso diversi secoli e non sempre segui la linea del “siamo i migliori” perché già ai tempi dei romani c’era chi non apprezzava la figura di Romolo, per usare un eufemismo. Nemmeno Tito Livio crede alla sua leggenda di fondatore di Roma, ne prende anzi ufficialmente le distanze. Cicerone dice chiaramente che era un assassino. Alcuni pensano non sia neanche mai esistito anche se gli ultimi profondi scavi di Andrea Carandini (di cui lo stesso archeologo ha scritto un libro) confermano invece che quello che gli viene attribuito collima con i risultati dell'archeologia.
Questo libro diventa una specie d'inchiesta sul vero e il falso del mondo di Romolo, su chi fosse e su come, alla fine i Romani a furia di raccontarsela fecero di lui il Mito di cui ancora, duemila e passa anni dopo, siamo qui a discutere.
Storia Generale, Mauro Sconcerti
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